Cosa fare nel prossimo futuro?

La risposta sarebbe irrilevante quanto lo è la domanda.
È una domanda dettata solo dall’impazienza e dalla ancora marcata immaturità di stare in ciò che da un lato è sconosciuto e dall’altro pare non piacervi per niente.
La vostra vita è stata marcata dall’incessante tamburellare del fare… fare sempre e comunque e a qualsiasi costo non lasciando mai lo spazio al divenire.
Lo stare, che è una condizione per voi difficilissima anche solo da concepire, è l’unica che vi permette di osservare e comprendere il divenire.
Quindi l’unica risposta possibile a questa domanda è “siate attenti, presenti, sensibili al divenire”. Invece che sfondare come teste d’ariete ciò che vi sembra imperfetto, cercate di essere strumenti docili del divenire. Questo vi permetterà di essere attratti sia verso le azioni, che i luoghi, che i tempi che corrisponderanno al senso appropriato che dovete avere.
Dovete imparare a stare amministrando correttamente le vostre energie fisiche e psichiche senza sprecare né trattenere nulla. È giunto il tempo in cui la vostra maturità può permettervi di fare questo.
Se saprete stare imparerete a divenire. Se continuate a fare non riuscirete a cogliere l’applicazione corretta della forza e rischiate di sprecarla.
Dovete sviluppare altri tempi e altri modi soprattutto coltivando una paziente calma.

Monza, 14 febbraio 2021