Nel 2008 una giovane coppia indiana, Sudhir e Radha, grazie alla concessione governativa di un terreno, ha avviato un progetto a favore di bambini disagiati, disabili, orfani. La costruzione di una casa, dove trascorre il tempo in un ambiente pieno d’amore, al tempo stesso scuola, dove avere la possibilità di studiare gratuitamente.

Lo spirito che ha spinto le Farfalle di Luce anche in India, è lo stesso che ha mosso Sudhir e Radha: aiutare i bambini ad aprire le loro menti e diventare adulti. Forti della consapevolezza che garantire ai bambini il sapere sia l’unica strada che permetterà loro una vita dignitosa.

La gestione dell’attività affidata ad un referente del luogo, è da una parte la garanzia che il progetto va crescendo, radicandosi nel tessuto sociale, dall’altra è la possibilità per chi dona i fondi, di consegnarli fisicamente nelle mani di qualcuno che ne monitora costantemente il loro uso.

Farfalle di Luce è entrata nel progetto a lavori già in corso, ma con tanto ancora da fare. Ultimare la costruzione e arredare gli spazi; fornire il materiale didattico e assicurare la retribuzione degli insegnanti.

Sudhir è l’anima indiana della JSS: è lui che vive la quotidianità della struttura ed è lui che permette alle Farfalle di Luce e a chi le sostiene, di viverla a distanza, documentandone regolarmente successi e problematiche.

Anche quest’anno, si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi scolastici e, grazie a Sudhir, siamo entrati per la quarta volta nella loro giornata di festa.

I bambini più fortunati hanno goduto della presenza dei genitori, che hanno cosi potuto toccare con mano le attività svolte ed essere informati dei progressi dei loro figli, per quanto loro stessi in possesso di un bagaglio di istruzione ed educazione molto povero. La consapevolezza delle opportunità offerte ai loro bambini, comprese quelle che riguardano la sfera dell’alimentazione, della salute e del sostentamento, ha illuminato per un giorno queste famiglie grate e riconoscenti per quello che stavano ricevendo. Luce e gratitudine che è andata oltre, verso chi supporta le attività e, sentendosi arricchito come persona, diventa anche protagonista di altri nuovi gesti, capaci di generare ancora luce.