Per continuare ad ispirarci Micaela Vannucchi ci regala un altro inedito dalle Trasmissioni

Dovrebbe ormai apparirvi evidente quanto sia potente il circolo vizioso di aspettativa-delusione-frustrazione-aggressione-impotenza che produce nuovamente un’altra e più pressante aspettativa.

Il cervello ripercorre sempre gli stessi binari e ogni volta traccia un solco più profondo che rende l’automatismo sempre più potente.

Uscire da questo circuito diventa una lotta titanica perché dovete opporre una forza di volontà enorme per evitare di ricadere nello stesso solco.

L’unico punto in cui potete applicare una forza per spezzare questo circolo potentissimo è l’aspettativa, perché ogni volta  vi aspettate qualcosa si produce una catena inevitabile di reazioni che hanno come risultato finale l’impotenza. Non perdete tempo a controllare la frustrazione e l’aggressione – sono una reazione a valle di un’aspettativa delusa. Una volta iniziato il processo si scatena una potente valanga di reazioni concatenate che non è più controllabile.

Soffermatevi invece sul primo movimento, cioè l’aspettativa, e provate a sostituirla con una domanda aperta. Provate a muovere l’azione recependo i segnali di ciò che produce e aggiustando le vostre risposte e le vostre azioni in base a ciò che accade.

Deve guidarvi il concetto di non sprecare la vostra energia, ma di incanalarla verso un cambiamento per permettervi di uscire dall’infinita coazione a ripetere.

Se vi state chiedendo come fare, è semplice : dovete agire con calma. La fretta vi porta inevitabilmente nei solchi automatici.

Dovete chiedervi perché state facendo ciò che state facendo? Cosa volete ottenere? Volete una conferma della vostra aspettativa o volete veramente cambiare qualcosa per voi stessi? Che cosa desiderate che dipenda esclusivamente da voi?

Mettete a fuoco e concentratevi solo su questo e non disperdete la vostra energia nel lamentarvi di ciò che accade fuori da voi perché ciò vi reca solo danno e conferma ciò che già conoscete.

Non è più interessante confermare la vostra impotenza. Fermatevi, osservate e cambiate ciò che è in vostro potere cambiare.

Tutto il resto è inutile ripetizione di un malessere che ormai è noia.

Ascolta il brano commentato direttamente da Micaela Vannucchi