Nessuna notte è eterna.

Il buio può molto spaventare, perché non permette l’azione, perché in qualche misura apre per gli uomini le porte verso l’inconscio, verso lo sconosciuto e il mistero che è fuori dal loro controllo. Se alla notte si resiste con la paura, non vi è la possibilità di essere rigenerati dal riposo e non si accede all’inattività che è la sola condizione per permettere che si dispieghino i potenziali sopiti.

Se il buio viene vissuto come male e non si coglie la sua potenza guaritrice, si scatenano i demoni generati dalla paura, rabbia, aggressione, separazione, odio e terrore che divorano l’energia. Se il buio si accoglie come transizione necessaria di riposo, rigenerazione e accesso alle informazioni più inconsce, da esso si uscirà fortificati per cogliere il nuovo giorno.

Il vuoto è altrettanto importante. Per poter creare qualcosa di nuovo è necessario il vuoto e quindi la liberazione da tutto ciò che era preesistente.

In questo momento coincidono buio e vuoto. Possono essere distruttivi se gli esseri umani li useranno male o finalmente generativi se ne sapranno coglierne gli aspetti positivi. Questa è la prima onda. Ne seguiranno altre, ma se saprete cavalcarle fiorirà una nuova specie.

Tutto questo non è invano. Cercate di restare saldi al vostro posto e connessi con il vostro centro. Ci sarà bisogno di voi. Usate questo tempo per riposarvi, connettervi e prepararvi a una ricreazione. Sta cominciando ora una nuova era.

Dovete avere la forza e la pazienza di attendere che il velo si squarci. Non perdetevi dietro illusioni o illazioni.

Non siete in grado di percepire ciò che sta accadendo, né l’ampiezza della sua portata. Per cui è meglio che stiate zitti e che cerchiate di fare silenzio affinché le informazioni profonde, che già esistono nel vostro DNA, possano attivarsi e giungere alla vostra coscienza.

Questa non è una fine, è un inizio, ma se continuate a guardare ciò che apparentemente state perdendo non riuscirete a cogliere ciò che si sta manifestando.

Indipendentemente da età, sesso, ceto sociale o razza siete tutti chiamati ad attivare l’ascolto profondo di voi stessi, di quella parte che l’infinito rumore delle distrazioni, di tutto quello che vi portava fuori di voi, vi ha impedito di cogliere. E’ la responsabilità del vostro potere, che tanto avete rifuggito, che ora invece dovete cogliere, ognuno per sé e in relazione con gli altri.

Se non farete questo siete destinati a soccombere, ma non è necessario che questo accada. Dovete semplicemente superare l’età adolescenziale, confusa e ribelle, per accedere all’età adulta responsabile e creatrice.

Potete farlo ma dovete lasciare dietro di voi le illusioni e le intemperanze adolescenziali per attivare il potenziale adulto.

Da voi dipende molto, anzi tutto!

Considerate l’informazione.

Monza, 15 marzo 2020

Guarda la videolettura di Micaela Vannucchi