L’io separato, per poter mantenere la percezione di sé, istintivamente combatte tutto ciò che percepisce altro da sé per potere mantenere la propria identità. Altro da sé non sono solo le persone, ma è tutto ciò che l’io non riconosce come se stesso.

Il combattimento non necessariamente è lotta armata, può avere mille sfaccettature quali giudizio, rifiuto, tentativo di modificare e così via.

Il combattimento appartiene a quella dimensione evolutiva in cui ancora si trova l’umanità. Per quanto da più parti siano giunte informazioni su “salti dimensionali” ed effettivamente sia necessario che questo avvenga, ricordate però che non accade per magia…ogni volta che nel vostro quotidiano agite la separazione invece che l’integrazione, state mantenendo uno stato di combattimento attivo.

L’io integrato, e quindi non separato dal tutto cui appartiene, condivide, nel senso che al “tutto appartiene e dal tutto viene costantemente nutrito”.

Cosa significa questa bella teoria nella vostra vita? Che per quanto possibile ogni giorno di più vi esercitiate ad ampliare la percezione di un sé più ampio, vi impegniate ad allargare un po’ i confini della vostra mente oltre a quello che conoscete, lasciate andare ogni giorno qualche piccola idea limitante o qualche definizione (“de-finizione”) delle cose o del mondo che vi circonda. E se non siete capaci di lasciarle andare provate almeno a mettere un punto interrogativo dietro alle vostre affermazioni.

Per poter condividere è necessario che il nocciolo duro del vostro sé si dissolva e che siate più morbidi ed accoglienti per ricevere il nutrimento di cui avete bisogno.

Condividere significa anche e soprattutto saper ricevere. Se non ricevete, nulla sarete in grado di dare e questo si manifesterà a tutti i livelli.

Considerate l’informazione.

Denia, 11 agosto 2019

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https://youtu.be/0HUOEIHF3cM
Micaela Vannucchi